Ugo Dighero Biografia

A partire dal 1979 frequenta i corsi della Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova lavorando con Giorgio Albertazzi, Eros Pagni, Gian Maria Volontè, Egisto Marcucci, Lina Volonghi, ed altri. Si diploma nel 1982. Da allora fino ad oggi non ha mai abbandonato il teatro lavorando:
• per il Teatro Stabile di Genova con registi come Orazio Costa, Terry Hands della Royal Skakespeare Company, Marco Sciaccaluga.
• Con il regista Mario Jorio. Con lui fonda una propria compagnia, “Oltre l’immagine”, realizzando numerosi spettacoli tra cui “Che ci sta a fare qui una porta” da S. Beckett che è stato ospite alla Biennale di Venezia nel 1985.
• Per il Teatro dell’Archivolto, realizzando più di 12 spettacoli con la regia di Giorgio Gallione e ottenendo molti riconoscimenti tra cui il “Biglietto d’oro Agis” nella stagione 1990 con lo spettacolo “Angeli e soli…siam venuti su dal niente” da Italo Calvino.

Tra le ultime produzioni a cui ha preso parte ricordiamo “L’apparenza Inganna” di Francis Weber, regia di Nora Venturini che lo ha visto in coppia con Neri Marcorè. Ultimamente, fiction permettendo, è in teatro con tre monologhi “C’era una volta un re… ma morì” , “Ditelo ai pompieri. Su un cuore in fiamme ci si arrampica con le carezze” scritti a quattro mani con Marco Melloni e “…hai detto Sandro?!”.

Il pubblico televisivo conosce Dighero nel 1991 nel programma “Avanzi” condotto da Serena Dandini.
Al suo fianco, in questo nuovo percorso nel comico, il gruppo “Broncoviz” da lui fondato insieme a Maurizio Crozza, Marcello Cesena, Carla Signoris e Mauro Pirovano.
I finti spot pubblicitari, I Tg riuniti e altre invenzioni lo vedranno nel duplice ruolo di autore-interprete anche nella successiva edizione di “Avanzi” (93) e in “Tunnel” (94).
Nel 1994 scrive con Marcello Cesena la sceneggiatura di “Peggio di così si muore”, unica escursione nel mondo del cinema del gruppo “Broncoviz”.
Nel 1996 realizza, sempre insieme ai “Broncoviz”, per RAI 3, “Hollywood Party”, varietà comico sui generi cinematografici, tutt’oggi uno dei programmi RAI più “clikkati” su Rai Click.
Nel 1999 inizia la collaborazione con la “Gialappas Band” che durerà per tre fotunatissime edizioni di “Mai Dire Gol” su Italia1 dal 99 al 2001. Sempre con la Gialappas band prenderà parte al film “Tutti gli uomini del deficente” 1999 regia di P. Costella.
Altri film da lui interpretati: “500” 2001 regia di Robiano, Vignolo e Zingirian e “Quore” 2002 regia di F. Pontremoli
Numerose le sue incursioni in programmi come “Assolo” La7, “Camera caffè” Italia1, “Crozza Italia” La7.
Nel 1998 partecipa al successo di “Un medico in famiglia” nel ruolo di Giulio, l’amico “trasgressivo” e scroccone di Lele. Il pubblico lo scopre poi come interprete drammatico nel ruolo di Don Puglisi nel film “Brancaccio” , 2001 RAI 1, per la regia di Gianfranco Albano.
Seguiranno “Sarò il tuo giudice” 2001 RAI1 regia di G. Calderone, “Padri” 2001 RAI1 regia di R. Donna, “Rosafuria” 2002 RAI1 regia di G. Albano, “La buona battaglia” 2006 RAI1 regia di G. Albano.
Con “A voce alta” 2006 RAI1 regia di V. Verdecchi, Dighero ha ottenuto il premio come miglior attorte protagonista all’International Detective Film festival di Mosca. Il film stesso ha ottenuto il premio come miglior film nella sezione “Serial detective”.
Dopo il grande successo delle quattro edizioni di “RIS, delitti imperfetti” regia di A. Sweet e P. Belloni, è attualmente impegnato nelle riprese della quinta serie.

Da anni collabora, nella doppia veste di formatore-attore, con “Opera”, società di consulenza e formazione aziendale impegnata nello studio e nella diffusione della leadership e della “qualità” come valore fondamentale.